Nuovo regolamento UE per il riutilizzo degli imballaggi e la riduzione dei rifiuti.
Lo scorso novembre la Commissione ambiente del Parlamento europeo ha approvato una proposta di Regolamento imballaggi che stabilisce prescrizioni per l'intero ciclo di vita degli imballaggi per quanto riguarda la sostenibilità ambientale e l'etichettatura, nonché la responsabilità estesa del produttore e la raccolta, il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio.
Gli imballaggi sono necessari per proteggere e trasportare merci, tuttavia rappresentano una delle principali preoccupazioni ambientali. L'Ue è passata da 66 milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da imballaggio nel 2009 a circa 84 milioni di tonnellate nel 2021. Per tali motivi l'Unione europea ha intenzione di incoraggiare il riutilizzo e la ricarica, garantendo che entro il 2030 tutti gli imballaggi siano riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile.
Il Regolamento, che a novembre passerà alla votazione da parte dell’Assemblea plenaria per poi iniziare i negoziati finali con il Consiglio Ue, prevede obiettivi di riduzione dei rifiuti e misure volte a migliorare la riciclabilità e ridurre al minimo la complessità degli imballaggi, aumentare i contenuti riciclati, eliminare gradualmente le sostanze pericolose e nocive (PFAS) e promuovere il riutilizzo, senza compromettere la sicurezza e l'igiene alimentari e le norme igieniche.
"Restiamo fermamente convinti della irricevibilità della proposta di regolamento sugli imballaggi voluta dall’UE - ha dichiarato il Viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava sul voto della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del 24 ottobre scorso al Parlamento europeo - L’Italia è fortemente impegnata nel settore dell’economia circolare ed ha un modello di gestione dei rifiuti da imballaggio che rappresenta un’eccellenza a livello UE. Il PNRR prevede, inoltre, investimenti per 2,1 miliardi di euro per migliorare ulteriormente la capacità di gestione e l’ammodernamento dell’impiantistica per il riciclo. Sì, pertanto, ad un approccio ambizioso, ma evitare impostazioni arbitrarie che rischiano di minare un settore importante e virtuoso dell’economia italiana".