Il nuovo Regolamento UE sugli imballaggi sostenibili.
Nei giorni scorsi la Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento UE si è riunita per discutere la bozza di Regolamento UE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, volta a ridurre i rifiuti e garantire che tutti gli imballaggi siano riutilizzabili o riciclabili entro il 2030.
Gli obiettivi minimi di prevenzione ai quali punta la Commissione sono:
- la riduzione della produzione di rifiuti a monte attraverso la riduzione di imballaggi monouso;
- maggiori investimenti nei sistemi di raccolta;
- il ricorso a imballaggi riutilizzabili e ricaricabili.
Si tratta sicuramente di obiettivi ambiziosi, ma nello stesso tempo fondamentali per aprire la strada verso una vera e propria economia europea circolare, che tenga conto della necessità di assicurare una maggiore sostenibilità nei consumi.
Sono norme destinate inevitabilmente a cambiare le nostre abitudini attraverso la riduzione degli imballaggi monouso, il progressivo impiego di imballaggi riutilizzabili e ricaricabili e l'introduzione di un sistema di deposito cauzionale obbligatorio per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio, ma l'obiettivo principale è proprio quello di ridurre le tipologie di rifiuti più inquinanti e dannosi per l'ambiente.
Secondo la Commissione europea, ogni cittadino europeo genera in media quasi 180 chilogrammi di rifiuti di imballaggio all’anno sotto forma di bottiglie di plastica, lattine di alluminio, contenitori monouso per il cibo d’asporto, flaconi. Se non viene ridotto tale utilizzo, entro il 2030 ci sarà un aumento del 19% di questa tipologia di rifiuti, con punte del 46% per quelli in plastica.