Green Ports. La sostenibilità ambientale dei porti italiani.
Il sistema portuale italiano rappresenta un settore cruciale per lo sviluppo economico, turistico e sociale del nostro Paese. Un settore in costante sviluppo, in grado di assecondare la naturale propensione della nostra economia al commercio marittimo e al turismo.
I nostri porti devono però essere sempre più in grado di ridurre il loro impatto ambientale, in considerazione della loro collocazione nell'ambito per lo più cittadino e della potenziale quota di emissione di gas clima alteranti.
I porti rivestono un ruolo fondamentale all'interno della filiera logistica e costituiscono la spina dorsale del commercio internazionale, poiché sulle banchine dei principali poli marittimi transitano oltre i 4/5 delle merci commercializzate a livello mondiale.
La tutela ambientale delle aree portuali e la riduzione dell’impatto ambientale delle infrastrutture portuali sul territorio circostante sono quindi fondamentali la conservazione della biodiversità, degli habitat costieri e più in generale dell'equilibrio ecosistemico marino, resi più vulnerabili dall'attività antropica che insiste su queste aree.
Il trasporto intermodale.
L’intermodalità è una forma di mobilità che si realizza attraverso l’uso combinato di differenti mezzi di trasporto, con una conseguente ottimizzazione dei tempi e del costo degli spostamenti e una sostanziale riduzione delle emissioni di gas serra.
"Oggi la vera sfida consiste nel coniugare lo sviluppo economico, turistico e sociale del sistema portuale italiano - come precisato da Alessandro Botti, Presidente di Ambiente Mare Italia - con la tutela ambientale delle aree marine e costiere. Per poter adempiere a questo delicato compito è necessario rendere i porti delle infrastrutture moderne e resilienti, in grado di garantire una flessibilità dei traffici attraverso l'utilizzo dell'intermodalità"
I fondi del Pnrr per la transizione ecologica dei porti italiani.
Il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano prevede lo stanziamento di 270 milioni di euro per la riduzione dei consumi energetici portuali e l'aumento della sostenibilità ambientale, soprattutto grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
L'obiettivo dell'investimento è di rendere le attività portuali più compatibili e armoniose con le attività e la vita urbana, riducendo le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030.
I fondi del Pnrr per la transizione ecologica dei porti italiani.
Il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano prevede lo stanziamento di 270 milioni di euro per la riduzione dei consumi energetici portuali e l'aumento della sostenibilità ambientale, soprattutto grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
L'obiettivo dell'investimento è di rendere le attività portuali più compatibili e armoniose con le attività e la vita urbana, riducendo le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030.