Economia circolare: la nuova strategia italiana delle Tre “R”.
L'economia circolare è una sfida epocale che punta all’eco-progettazione di prodotti durevoli e riparabili per prevenire la produzione di rifiuti e massimizzarne il recupero. L'Italia ha adottato una nuova strategia per la lotta allo spreco e all'inquinamento.
“Riduzione, Riciclo e Riuso” sono lo slogan centrale delle strategie globali istituzionali per l’economia circolare. Da anni questi tre concetti ispirano Istituzioni e privati nelle attività di gestione dei beni sul mercato dalla fase di acquisto, attraverso un utilizzo responsabile fino alla fase di nuova vita del bene con il riciclo. In molti settori in Italia quest’ultima “R” ha molto successo, rendendo il nostro Paese leader nel riciclo nei prodotti cartacei. Tuttavia le politiche adottate dai Governi non hanno permesso ad oggi di raggiungere gli obiettivi comunitari in termini di sostenibilità.
Il 24 giugno, infatti, il Governo ha approvato la nuova strategia nazionale per l’economia circolare con la quale si intende definire i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle “materie prime seconde”, la responsabilità estesa del produttore e del consumatore, la diffusione di pratiche di condivisione e di “prodotto come servizio”, supportare il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica e definire una roadmap di azioni e di target misurabili da ora al 2040.
Il nuovo Piano per l’economia circolare prevede:
- un nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti
- incentivazione fiscale per l’utilizzo di materiali di riciclo;
- tassazione per il riciclo più conveniente dello smaltimento in discarica;
- la promozione del diritto al riuso e alla riparazione;
- la riforma dei sistemi di EPR- Estesa responsabilità del produttore anche nella fase di riciclo.
- il rafforzamento degli strumenti normativi esistenti (legislazione End of Waste, Criteri Ambientali Minimi)
- simbiosi fra le industrie per l'utilizzo degli scarti in altri processi produttivi.